Strumenti

In questa pagina trovi alcuni degli strumenti che abbiamo studiato e pratichiamo durante i nostri percorsi . Se vuoi approfondire puoi scriverci , saremo felici di darti maggiori informazioni.
Virna & Laura



TECNICHE ENERGETICHE : E.F.T e S.E.T.

E.F.T. 



E.F.T. è una sigla. Il nome esteso è Emotional Freedom Techniques ovvero, tradotto in italiano, Tecniche di liberazione emozionale e consiste in un insieme di tecniche di auto aiuto ideate dall’ingegnere statunitense Gary Craig, nel 1995, a partire dalla Terapia dei Campi Pensiero dello psichiatra Roger Callahan.
Il metodo si basa sulla stimolazione di una serie di punti del corpo connessi con la rete dei Meridiani (Medicina Tradizionale Cinese) mentre si ripetono frasi utili a tenere la mente focalizzata sulla tematica da trattare. Quindi, per spiegarsi meglio, nello stesso momento si attivano i punti con un leggero picchiettamento, un massaggio o semplicemente tenendoli premuti con un dito e contemporaneamente si lasciano fluire i pensieri (e le sensazioni), descrivendoli opportunamente con parole o frasi (la cosiddetta preparazione e i promemoria).
Perchè EFT funzioni non serve conoscere approfonditamente i meridiani energetici, però è interessante sapere che i meridiani principali sono 14. Esistono dei collegamenti tra i meridiani e l’epidermide, chiamati agopunti, che sono poi i punti comunemente utilizzati nella pratica dell’agopuntura. EFT, infatti, è anche detta ”agopuntura senza aghi”. I punti scelti per essere attivati attraverso EFT sono 14, uno per ogni meridiano principale, facilmente raggiungibili e stimolabili utilizzando le dita.
Generalmente soprattutto le prime volte, si parte con la preparazione sul punto Karate, indicato nella figura allegata (che altro non è se non il punto con cui sferrano il colpo coloro che praticano Karate) e si prosegue andando dall’alto verso il basso nella seguente successione:
sopra la testa – partendo dalla sommità delle orecchie è il punto più in alto, accanto alla “fontanella” dei neonati
sopracciglio – il punto alla fine del sopracciglio sopra il naso
lato dell’occhio – sull’osso nell’angolo esterno dell’occhio
sotto l’occhio – sull’osso proprio sotto l’occhio
sotto il naso – fra il naso e il labbro superiore
mento – sotto il labbro inferiore, nell’incavo fra labbro e mento
clavicola – circa un pollice in basso e di lato rispetto all’angolo formato dalla clavicola e dallo sterno
sotto il braccio – in linea con il capezzolo maschile sul lato del corpo
sotto il seno – in linea con il capezzolo
pollice
indice
medio
anulare
mignolo


Seguire l’ordine esatto è molto utile all’inizio, quando non si conoscono bene i punti e si deve imparare. Più si diventa pratici più sarà possibile eseguire la sequenza in modo libero oppure stimolare solo alcuni o appena un punto per ottenere la stessa efficacia. Abbondare nel picchettamento è comunque sempre utile e questo perché più si stimola il sistema energetico maggiori sono i benefici che è possibile avere.
Non è importante il tempo, ognuno ha una sensibilità propria, può essere che su un punto ci venga voglia di soffermarci più a lungo e sarà comunque efficace. Inoltre molti punti, dal sopracciglio a quelli sulle dita sono su entrambi i lati del corpo. Si può tranquillamente scegliere se picchiettare un lato, entrambi o alternarli. Se stimolare un punto crea disagio è meglio saltarlo. Se però il disagio è lieve può essere interessante provare comunque la stimolazione e stare ad ascoltare le proprie reazioni, senza giudicarle.
Alla stimolazione dei punti si accompagna la ripetizione di alcune semplici frasi per consentirci di restare focalizzati a livello mentale sul disagio che stiamo provando.
Per scegliere la preparazione adatta al momento basta focalizzarsi sul disagio che vogliamo trattare e preparare un’affermazione di partenza (preparazione, appunto) personalizzandola a seconda del problema in questione.
La frase scelta deve dar voce a ciò che davvero penso/provo rispetto al problema.
Nella sua forma base la frase si preparazione si formula così
anche se ho………..(problema x), mi amo e mi accetto completamente e profondamente
oppure
anche se ho………(problema x), mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi completamente e profondamente
o, infine
anche se ho ………(problema x), non mi va bene per niente e anzi mi fa schifo avere questo problema…
Se quando ripetete “mi amo e mi accetto completamente e profondamente” senti che non ci credi, è un ottimo segnale. Qualcosa dentro di te sta reagendo e ti mostra che probabilmente devi cominciare il tuo “lavoro” proprio da ciò che ti impedisce di amarti. Puoi comunque riformulare la frase terminandola, come indicato sopra con:
“mi apro alla possibilità di amarmi ed accettarmi…”
oppure
“mi concedo di pensare che magari un giorno potrei amarmi ed accettarmi…”
o qualunque altra formula ti faccia sentire più a tuo agio.
È molto probabile che dopo un po’ di pratica ti accorgerai che il paletto di demarcazione fra l’accettarsi e non accettarsi si sposterà autonomamente sempre più a favore della prima ipotesi.
Durante la sequenza è importante seguire ciò che emerge e continuare a picchiettare su quello restando sintonizzati…cioè ripetendo a voce alta o a mente i pensieri che sorgono spontanei. Se non sai ancora bene come fare, non preoccuparti. È solo questione di allenamento. Forse non hai mai imparato ad ascoltarti, ma ora puoi cominciare a farlo e finirai per accorgerti che è molto utile. Se non senti nulla va bene comunque, basta continuare a mantenere l’intenzione di osservare e prima o poi qualcosa emergerà.

EFT ci permette di sciogliere tutte le cariche emotive eccessive che ora sono diventate limitanti per la nostra vita, scongelando le parti di noi rimaste intrappolate in esperienze dolorose già vissute, in fantasie e convinzioni limitanti e riportando interamente in nostro possesso l’energia che abbiamo congelato.

EFT si è sviluppata negli anni in Italia e nel mondo grazie al contributo di singoli operatori, permettendo il fiorire di tutta una serie di strategie sempre più eleganti e raffinate delle quali troverete spunti negli articoli di questo blog strada facendo.


SET

SET è la sigla di “tecniche energetiche semplici” e rappresenta un’evoluzione molto particolare di EFT ideata dal Dottor David Lake e dallo psicologo Steve Wells, due indiscussi esperti di psicologia energetica di origine australiana.
Si potrebbe dire che SET è la più semplice delle tecniche energetiche, perchè utilizza la stimolazione dei punti energetici sui meridiani tramite il picchiettamento, il massaggio o la semplice tenuta, proprio come EFT o TFT, ma senza preparazione o promemoria.
Questo avviene perchè Set si basa sull’idea che la stimolazione dei punti dei meridiani energetici genera sollievo fisico ed emozionale rispetto ai disagi o alle tensioni provati anche senza bisogno di verbalizzare alcunchè.
La sua nascita è dovuta all’esperienza che entrambi questi grandi esperti hanno potuto fare con i clienti durante sessioni o workshop.
La sperimentazione diretta li ha portati a concludere che anche senza focalizzarsi su un particolare problema, la stimolazione continua del sistema energetico ha un effetto tonificante e rilassante sulla persona che la pratica.
Ma come si fa SET?
SET si può applicare in maniera diretta, o perfino in versione indiretta.


DIRETTA 
Il primo metodo consiste nel focalizzare un disagio fisico o emozionale e picchiettare semplicemente su ogni punto, anche in ordine sparso, includendone almeno tre o quattro, continuando a seguire tutto ciò che emerge liberamente in noi a livello di pensiero, sensazioni fisiche, emozioni, finchè non si sente sollievo.

INDIRETTA 
Il secondo metodo prevede la stimolazione dei punti senza focalizzare l’attenzione su nulla.

Set può essere ripetuto quotidianamente, in diversi momenti della giornata, per diverso tempo.
Sembra assodato da chi lo ha provato che ne derivi un effetto benefico sia a livello di tensioni che di umore in generale. E’ possibile praticare set anche facendo altre cose, come passeggiare, guardare la tv, stare al cinema, parlare al cellulare.
Il Dottor Lake e Steve Wells consigliano caldamente di picchiettare per almeno un’ora al giorno.
A volte può essere necessario ricorrere ad EFT o comunque concentrarsi su elementi specifici mentre si fa SET e se emergono pensieri o emozioni è bene lasciarli essere e accoglierli picchiettando proprio su ciò che emerge.
Anche se questa tecnica può apparire molto semplice da luogo a grandissime trasformazioni e miglioramenti profondi.
Per cominciare:
Focalizzati su una questione che ti crea disagio (fisico-emotivo-a livello di pensiero).
Oppure rilassati semplicemente.
Con SET si può lavorare sui problemi senza alcun bisogno di essere specifici.
Inizia la stimolazione dei punti sui meridiani secondo il seguente ordine, riassunto nella immagine, trattandoli con un leggero massaggio, la tenuta o il picchiettamento.
Generalmente soprattutto le prime volte, si parte dal punto Karate, indicato nella figura allegata (che altro non è se non il punto con cui sferrano il colpo coloro che praticano Karate) e si prosegue andando dall’alto verso il basso nella seguente successione:


Sopra la testa – partendo dalla sommità delle orecchie è il punto più in alto, accanto alla “fontanella” dei neonati
Sopracciglio – il punto alla fine del sopracciglio sopra il naso
Lato dell’occhio – sull’osso nell’angolo esterno dell’occhio.
Sotto l’occhio – sull’osso proprio sotto l’occhio.
Sotto il naso – fra il naso e il labbro superiore.
Mento – sotto il labbro inferiore, nell’incavo fra labbro e mento.
Clavicola – circa un pollice in basso e di lato rispetto all’angolo formato dalla clavicola e dallo sterno.
Sotto il braccio – in linea con il capezzolo maschile sul lato del corpo.
Sotto il seno – in linea con il capezzolo.
Pollice – all’attaccatura dell’unghia verso l’esterno
Indice – all’attaccatura dell’unghia verso l’esterno
Medio – all’attaccatura dell’unghia verso l’esterno
Anulare – all’attaccatura dell’unghia verso il mignolo
Mignolo – all’attaccatura dell’unghia, da entrambi i lati
Lascia che emergano spontaneamente pensieri ed emozioni mentre stimoli i punti e osserva come variano.
Dopo aver concluso un giro nota cosa è cambiato e fai dei bei respiri profondi.
Se sono emerse cose che ti disturbano continua a stimolare i punti finchè non provi sollievo.
Lascia che il picchiettamento diventi un’abitudine quotidiana nella tua vita, senza attendere che si presentino i problemi.
Se le questioni che devi affrontare sono particolarmente intense a livello emozionale ricordati di consultare un operatore esperto per farti guidare.


IL PILOTAGGIO DELLA REALTA'


Ogni cosa nel nostro mondo possiede informazioni e queste informazioni possono essere modificate in una direzione positiva. Così facendo cambia anche il mondo – in meglio, ovviamente”.
(G. Grabovoi)
C'è frase di Grigori Grabovoi che ci aiuta a comprendere uno dei principi fondamentali del metodo “Pilotaggio della realtà e sviluppo armonico”.
Lo scienziato russo, i cui insegnamenti sul pilotaggio della realtà si stanno rapidamente diffondendo, nasce nel 1963 nel Kazakistan e  vive la sua infanzia in un piccolo paese.
Già all’età di 5 anni inizia a sperimentare fenomeni di chiaroveggenza pilotando consapevolmente determinate situazioni. Solo più in là nel tempo riconosce di essere diverso dalle altre persone per queste sue facoltà.
Grabovoi studia dapprima matematica e meccanica. inizia a lavorare presso l’ente aerospaziale dell’Uzbekistan. In questi anni diventa membro di importanti Accademie, quali L’Accademia Internazionale dell’Informazione e L’ Accademia Russa delle Scienze ed anche consigliere del Servizio Federale Aereo Russo.
Proprio la sua capacità di “vedere” eventuali errori, difetti ed anomalie , non solo in aeroplani e velivoli spaziali, fornendo precise indicazioni su come ripararli che gli permette di prevedere eventuali catastrofi o incidenti. Come accade nel 1998, quando riesce ad informare gli ingegneri di una centrale nucleare in Bulgaria di un possibile disastro per un malfunzionamento.
In occasione dell’attracco Atlantis nella stazione spaziale Mir l’ingegnere presta il suo sostegno, indicando con precisione come superare le difficoltà sorte durante questa operazione per portarla a termine con successo la missione.
Questi sono alcuni esempi, tutti documentati, che riguardano le capacità di Grabovoi: un uomo che combina una formazione scientifica e  matematica alla propria Essenza Spirituale.
Grazie alle sue capacità sensitive ha elaborato sequenze numeriche ed anche Tecniche di Concentrazione (chiamate anche Tecnologie) con cui è possibile riportare l’Ordine Divino, l’equilibrio, l’armonia appunto.

L’obiettivo del “Pilotaggio della realtà e Sviluppo armonico” è quindi il ripristino cosciente del benessere psicofisico ma non solo.

Possiamo infatti pilotare per :
  • armonizzare il passato, il presente ed il futuro;
  • la trasformazione del negativo in positivo;
  • armonizzazione dei rapporti personali, familiari e delle condizioni di lavoro;
  • normalizzazione della situazione finanziaria;
  • pulizia energetica degli ambienti;
  • ripristinare la Norma di situazioni territoriali (Grabovoi è molto attento alla salute del nostro pianeta e del cosmo);
  • armonizzare stati d’animo;
  • ringiovanimento e rigenerazione degli organi;
  • rimessa a norma del peso corporeo, della vista;
  • risoluzione di problemi ;
  • raggiungere i nostri obiettivi;
  • ottenere risultati (anche in ambito sportivo)
    e molto antro ancora.
Le possibilità di applicazione di questa tecnica, in cui si utilizzano sia sequenze numeriche che tecniche di concentrazione, sono davvero tantissime ed anche creative.
Ogni Pilotaggio pur seguendo un iter ben preciso, secondo le indicazioni dello scienziato russo, si sviluppa e si trasforma in un momento unico e speciale.
Questo accade perché è un momento di concentrazione che richiede la massima attivazione di ogni tua risorsa interiore, ed è utile che ne siate consapevole prima di iniziare a praticare questa tecnica.
I principi che Grabovoi condivide attraverso i suoi libri, sono davvero interessanti ed anche numerosi (permettetemi il gioco di parole): essi vanno ad arricchire, fondersi con altri che già conosciamo.
Alcuni di voi avranno letto o sentito parlare (e magari anche testato) di epigenetica, campi magnetici, campi informativi, energia vibrazionale, e tutti conoscono la famosa equazione di Einstein E=MC in cui dimostrò che materia ed energia sono i due aspetti della stessa sostanza universale. Questa sostanza è un’energia primaria o vibrazione  di cui noi siamo composti.
Grabovoi spiega con accurata precisione il rapporto fra Coscienza, Anima e Spirito, pone l’accento sull’Intenzione, ci introduce al concetto di Norma del Creatore e “Salvezza Globale e Sviluppo Armonico”.
Grabovoi ci insegna che tutto dipende da noi, che tutto è già in noi e che possiamo utilizzare tutto questo sapere per creare l’equilibrio armonico in ogni cosa, pilotare la realtà e possiamo sviluppare le nostra percezione extrasensoriale per gestire in modo diverso la nostra vita, come egli stesso afferma : “Tramite l’uso della consapevolezza e di determinate tecnologie, ogni individuo può pilotare personalmente la sua realtà ed il suo benessere psicofisico.”

Alcuni aspetti, come i principi su cui si basa il metodo o la pratica del Pilotaggio, verranno approfonditi singolarmente in diversi articoli, per dare modo ad ognuno di elaborare, in maniera armoniosa, queste informazioni.
Alcuni pensieri di Grabovoi:
Il mondo (realtà esteriore) e l’uomo (realtà interiore) sono strutture informative: “Se osserviamo il mondo, l’uomo inserito nel mondo e come esso vi si evolve e si sviluppa, possiamo constatare che tutti i cambiamenti si dipartono dall’uomo stesso”. Ciò significa che il mondo, la realtà esterna, viene strutturata secondo il consapevole o inconsapevole mondo interiore dell’uomo.
La chiave per la comprensione di tutto ciò che esiste nel mondo, nel corpo fisico dell’uomo e di come queste parti interagiscono tra loro, sta nella consapevolezza dell’uomo.
Il compito di ogni uomo è quello di imparare a pilotare la consapevolezza”, dice lo scienziato russo ed è proprio ciò che possiamo imparare attraverso il “pilotaggio della realtà e sviluppo armonico” di Grigori Grabovoi®.




LOGOSINTESI


Logosintesi è un sistema di cambiamento guidato semplice ed elegante che trova applicazione nella psicoterapia, nel counselling e nel coaching, ma può essere utilizzata anche come metodo di auto-aiuto.
Logosintesi è stata scoperta e sviluppata dallo psicologo svizzero/olandese Willem Lammers nel 2005 e utilizza il potere delle parole per creare un cambiamento duraturo.
Alla base della logosintesi ci sono 4 principi fondamentali.
1. La nostra vera Essenza non soffre: il dolore nasce quando non si ha la consapevolezza della nostra vera essenza.
2. La consapevolezza della nostra vera Essenza diminuisce a causa dell’introiezione e della dissociazione.
3. Le parti dissociate e le introiezioni sono strutture energetiche solidificate nello spazio (energia congelata originata a causa di eventi non elaborati).
4. Le parole e le frasi hanno un effetto attivo e creativo, oltre ad avere un significato semantico ed emotivo.


In parole semplici noi siamo molto di più del nostro corpo e della nostra mente. Siamo anche energia vitale, Essenza, che si incarna in questa dimensione, con determinate caratteristiche, in un determinato punto nello spazio e nel tempo per vivere determinate esperienze e uno scopo da realizzare. A volte però le condizioni della nostra nascita e quelle ambientali, sociali e familiari in cui ci troviamo ad agire, anzichè favorire il contatto con la nostra Essenza ci portano a non sentire più correttamente il legame con quella parte di noi che alcuni chiamano il nostro Sé superiore.
Spesso ci identifichiamo troppo con la nostra mente e con il nostro corpo e quando capitano degli eventi che non siamo in grado di elaborare avvengono dei processi dissociativi:
immagazziniamo un’istantanea multisensoriale dell’ambiente nel momento in cui avviene un evento che non siamo in grado di elaborare (immagini, suoni, colori, sapori, sensazioni, odori), congelandola nel nostro spazio vitale (introiezione);
dissociamo una parte di noi, della nostra energia vitale, la quale si sovrappone all’introiezione per permetterci di gestire il vissuto doloroso e questa parte dissociata immagazzina le nostre reazioni all’evento (dissociazione).
L’introiezione e la dissociazione non sono concetti astratti, bensì strutture energetiche concrete presenti nel nostro corpo o nello spazio attorno a noi.
Dato che il nostro sistema vuole preservarci dal dolore, ogni volta che viviamo una determinata esperienza la nostra mente attinge alla sua “banca dati” e se incontriamo qualunque cosa, persona o situazione che ci rievoca quell’evento doloroso non “digerito” vissuto in precedenza, le strutture energetiche congelate possono essere “risvegliate” da questo attivatore e generare sofferenza.
Nel momento in cui queste strutture si riattivano utilizzare il potere delle parole consente di scioglierle e riportare la nostra energia in flusso.
Logosintesi ci consente di recuperare la nostra energia congelata nel passato, allontanare l’energia estranea dal nostro corpo e dal nostro spazio personale e sciogliere la carica legata alle nostre reazioni all’avento non elaborato, ristabilendo sempre di più il contatto con la nostra Esssenza e imparando a riconoscere il nostro scopo su questa Terra e a vivere in armonia con esso.
Logosintesi può essere applicata ai ricordi, alle credenze e alle fantasie che disturbano il contatto con la nostra Essenza.
La Logosintesi si può applicare in ogni area della vita. 
Troverai maggiori informazioni negli articoli di questo blog.


Per maggiori informazioni riguardo la formazione e gli operatori certificati :
Logosintesi in Italia  ALI - Associazione Logosintesi Italia  http://www.logosintesitalia.it
Logosintesi nel mondo LIA http://www.logosynthesis.international/professionals/

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